Abbiamo incontrato il Presidente provinciale FIGISC/Confcommercio e posto 3 domande:
1) Qual è la situazione attuale della categoria e quali sono le problematiche?
La situazione è drammatica, anche perchè abbiamo i margini di guadagno fermi agli anni '80 e le spese di gestione sono aumentate con tutte le incombenze burocratiche che sono nate negli ultimi anni.
Abbiamo una rete di distributori carburanti obsoleta che necessita di una ristrutturazione, i contratti tra gestori e compagnie petrolifere sono da migliorare e tutto ciò porta a una riduzione del personale sui piazzali che si spopolano.
2) Quali sono le sfide che aspettano la categoria?
Ci aspettano diverse sfide:
- ridare dignità alla categoria: ricordiamo che anche il governo negli ultimi tempi ha contribuito a metterci in cattiva luce, addirittura con l'ultimo decreto carburanti i gestori sono passati come speculatori rispetto ai prezzi quando invece, ricordiamo, essi non decidono nè il prezzo di acquisto, nè quello di vendita.
- Rivedere tutti gli accordi con le imprese petrolifere e, al contempo, avviare con il governo nazionale un canale di comunicazione chiaro e trasparente.
- Un altro aspetto sul quale il governo dovrà lavorare è quello legato al proliferare di queste "pompe bianche", infatti abbiamo un contrabbando di carburante di 12 miliardi di euro l'anno e questo va nettamente a sfavore delle gestioni che operano in assoluta regolarità e secondo le norme nazionali vigenti.
3) Che programma ha la FIGISC per la categoria ?
Il programma della FIGISC Catania, nella persona del Presidente provinciale Ivan Calabrese e del direttivo in essere, sarà quello di ridare credibilità al sindacato in quanto negli anni scorsi le sigle sindacali sul nostro territorio sono state latitanti, per questa ragione cercheremo di avviare alcune iniziative insieme a Confcommercio, per ridare una serie di servizi atti a favorire al meglio le attività sia dal punto di vista della formazione che per la consulenza burocratica che nel nostro settore è alquanto complessa.